Sapevate che i carciofi sono praticamente inesistenti allo stato selvatico? Questa pianta è il risultato di selezionamenti del cardo a partire dal I secolo.
La coltura del carciofo è diffusa soprattutto in Italia, che detiene il primato mondiale, e in minor misura in Spagna e in Francia, mentre è poco diffusa in altri paesi.
Esistono molte varietà di carciofi, ma tutte presentano caratteristiche comuni: hanno pochissime calorie e contengono una grande quantità di vitamine, fibre e principi attivi benefici, come calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio. Contengono la cinarina, un derivato dell’acido caffeico che dà il tipico sapore amarognolo al carciofo e può vantare tante proprietà interessanti: per esempio, favorisce la diuresi e aiuta a combattere il colesterolo “cattivo”. In generale, i carciofi hanno proprietà toniche e disintossicanti e fanno molto bene al fegato, e poi si possono utilizzare in tantissime ricette!
Nel Lazio esistono moltissime ricette tipiche con i carciofi, come il celeberrimo carciofo alla romana, farcito con aglio, prezzemolo e mentuccia e lessato in acqua e vino bianco, oppure il carciofo alla giudia, fritto. Ma anche nel resto dell’Italia i carciofi si consumano in molte ricette e in tutte le salse! Cotti, crudi, da soli o come ingrediente.
Volete sapere un segreto? Se volete gustare un bicchiere di buon vino mentre mangiate carciofi… beh, non fatelo! Infatti la cinarina, di cui vi parlavo prima, disattiva i recettori del dolce sulla nostra lingua, facendo prevalere il sapore del carciofo.
I MIEI CARCIOFI ALLA ROMANA
PREPARAZIONE: 20 minuti
COTTURA: 1 ora
INGREDIENTI PER 4 PORZIONI
8 carciofi tipo “romani”
1 limone
2 spicchi d’aglio
1 mazzetto di mentuccia
1 mazzetto di prezzemolo
olio extravergine d’oliva Tor de’ Sassi
sale e pepe