Giuditta Marsili ci svela i Segreti dell’Olio Rajo

Giuditta Marsili ci svela i Segreti dell’Olio Rajo
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Avete mai assaggiato l’olio Rajo di Amelia? E’ una varietà umbra, conosciuta sin dall’antichità, tipica del territorio dei Colli Amerini. Per scoprire tutti i segreti di questo prodotto oggi parliamo con Giuditta Marsili produttrice e  portavoce della comunità Slowfood dei produttori dell’olio Rajo di Amelia.
Nel volume “Dizionarietto della campagna amerina. Saggio di voci proprie usate nel contado della città di Amelia ed in taluni altri luoghi dell’Umbria” (Rosa Edilberto, 1907) viene data anche una spiegazione del nome Rajo: “Rajo, vale raggio, da radius:(…). In Amelia dicesi rajo il frutto di una varietà di olivo, perchè simile per la sua forma ad una piccola spola da tessere (oliva raja) e raja dicesi pure l’albero che lo porta. Con tal nome distingue vasi anche al tempo dei Romani una specie di oliva di forma oblunga, ricordata da Virgilio nelle Georgiche”..

La vigoria dell’albero è molto elevata, il portamento e la densità della chioma è espanso, medio denso. La pianta tollerante al freddo.
La foglia adulta è di forma ellittico-lanceolata, la lunghezza media è di 5-7 cm e la larghezza media di 1-1,5 cm. Il colore a maturazione tende al violaceo/nero e l’epoca di invaiatura è tardiva, intorno alla prima decade di novembre.

L’olio estratto è caratterizzato da sensazioni olfattive di erbaceo, note balsamiche, cardo pomodoro mallo di noce ed uno spiccato amaro e piccante. Il suo alto contenuto polifenolico lo contraddistingue dalle altre cultivar umbre.

Dalla genetica unica di questi ulivi nasce il Monocultivar Rajo del Frantoio Suatoni, eccellenza dalle caratteristiche organolettiche uniche come riconosciuto da tanti esperti e da premi ottenuti in concorsi internazionali. La famiglia possiede un oliveto storico secolare dell’olivo Rajo è un vero patrimonio di biodiversità dell’Amerino. Ubicato nella frazione di Montecampano, esso annovera oltre 300 esemplari di Olivi Rajo che vengono stimati dai 400 anni ai 600 anni di età dagli esperti del CNR di Perugia. Oltre al Rajo, nell’oliveto sono presenti anche olivi secolari di Moraiolo che altri studi, pubblicati, hanno dimostrato esserne l’impollinatore.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato all’erba di grano)

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