Gent, a metà strada tra fiaba e realtà

Gent, a metà strada tra fiaba e realtà
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Amici oggi vi porto in una delle città più celebri del Belgio Gent, per i francesi Gand, al mio arrivo ho trovato la città meno turistica di
Bruges perché con mia sorpresa conservava un fascino più medievale.
Camminare tra le vie di Gent è stata un’esperienza unica, è una città che mi ha conquistato, contesa tra due anime diverse.
C’è l’anima fiabesca, con le facciate colorate dei palazzi che si specchiavano nei canali. Quella più reale, data dal fatto che questa città nacque come fiorente centro industriale.
Ciò che la rende più seducente è senza dubbio l’aspetto medievaleggiante. Le chiese di Gent svettano alte nel cielo, e l’architettura delle case è molto diversa da quella a cui siamo abituati. Primo giorno subito a la Sint- Baakfskathedraal (letteralmente “Cattedrale di San Bavone”) che sorgeva nel centro di Gent.
È un imponente edificio in pietra, e vale decisamente la pena fare due passi anche al suo interno. Ho potuto ammirare splendide vetrate istoriate e particolari volte in mattoni.
Il pezzo forte di questa chiesa è stata però l’Adorazione dell’agnello mistico: una pala d’altare dipinta da Van Eyck.
Se siete amanti come me dell’arte fiamminga non potete lasciarvela scappare durante la vostra visita a Gent.
Con un taxi ho poi raggiunto il castello di Gravensteen che non poteva mancare nel mio itinerario!
Fu dimora dei conti delle Fiandre e risale al XII secolo. Ancora oggi mantiene il fossato, le feritoie e le torrette… proprio un castello classico, di quelli che si vedono nei film.
Gli interni erano ben restaurati ma un po’ spogli, tranne che per la sala delle torture.
Da lì dritto a vedere il Dulle Griet un cannone rosso lungo ben 5 metri, con un calibro di 60 cm. Sparava proiettili che arrivavano a pesare anche 250 kg.
Giusto per darvi l’idea dell’imponenza di questo cannone. Infatti il Dulle Griet era uno dei 5 pezzi d’artiglieria più grandi che siano stati costruiti durante il Medioevo.
A fine giornata ho fatto naturalmente la classica passeggiata lungo i canali, perfetta per ammirare le casette colorate specchiarsi nell’acqua. Devo dirvi che se c’era una
cosa che non vedevo l’ora di fotografare erano proprio i canali e le casette. Un cliché, certo, ma pur sempre uno spettacolo.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Lubiana)

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