Frappe

Frappe
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Che le chiamiate frappe, chiacchiere, bugie, cròstoli… finalmente è arrivato quel periodo dell’anno! Il Carnevale, pieno di colori, divertimento, e soprattutto dolcezza!

E le frappe sono uno dei dolci più rappresentativi di questo periodo dell’anno. D’altronde è impossibile resistere al richiamo di questa squisitezza che, per “fortuna”, è facilmente evitabile per il resto dell’anno.

Ma qual è l’origine delle frappe? Beh, pensate che questi dolci sono nati nell’antica Roma, e venivano preparati, anche allora, durante i Saturnali (praticamente il carnevale odierno). Si chiamavano frictilia, e Apicio ne parla come “frittelle a base di uova e farina di farro tagliate a bocconcini, fritte nello strutto e poi tuffate nel miele”. Si distribuivano alla folla durante le varie feste popolari all’insegna degli eccessi e dell’allegria.

Insomma, sì, sono più di 2000 anni che le frappe rendono felici la gente, puntualmente, ogni anno, il che spiegherebbe pure l’infinita varietà di nomi che indicano questi dolci (uno o più per regione!).

Gli ingredienti delle frappe sono pochi ma buoni, anche se ovviamente esistono tantissime varianti. L’impasto di base si fa con farina, burro, zucchero, uova, e di solito anche una componente alcolica, per esempio Marsala o acquavite. L’impasto viene poi tagliato a strisce, che si possono friggere, come vorrebbe la tradizione, oppure cuocere al forno. Le frappe infine vengono ricoperte di miele o zucchero a velo.

Un segreto? Le frappe devono essere sottili e friabili, e le “bolle” superficiali sono l’indicatore di una sfoglia tirata a dovere e una frittura perfetta. Mi raccomando, se volete prepararle in casa non utilizzate lievito e assicuratevi che la sfoglia sia sottilissima! E se volete stare attenti alla linea, potete cuocere le frappe al forno e sostituire parte dello zucchero di copertura con un pochino di cannella.

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