Fiumicino: il Ponte Due Giugno si blocca ancora. Il Comune: “Stop ai sollevamenti”

Il Ponte due Giugno si ferma fino a che i motori non saranno riparati. La conseguenza è piuttosto pesante: le imbarcazioni non potranno transitare lungo il canale navigabile, la cosiddetta Fossa Traianea. E’ l’effetto del nuovo blocco che si è verificato ieri, lunedì 22 agosto, alle 19. Fino a notte fonda la mobilità tra Isola Sacra e la sponda opposta del Tevere è stata interdetta, con la circolazione giocoforza dirottata sulla via dell’Aeroporto.

Altri episodi analoghi si sono verificati negli ultimi mesi: una struttura vecchia che il comune di Fiumicino intende sostituire ma i cui i lavori, già appaltati, attendono ancora il nulla osta del Genio Civile. Il sindaco Esterino Montino ha lanciato un appello al Genio Civile Regionale. “E’ dunque sempre più urgente avere tutte le autorizzazioni necessarie per far partire i lavori per il nuovo ponte da parte del Genio Civile Regionale, che sono circa tre mesi che devono essere rilasciate, ma che a oggi non sono ancora arrivate”.

Questa mattina la decisione. L’assessore ai lavori pubblici Angelo Caroccia: “Questa mattina il dirigente dell’area Lavori Pubblici ha firmato un’ordinanza che impone il fermo alle manovre di alzata del ponte a partire da oggi fino al ripristino delle normali funzioni. Per far sì che la società appaltatrice possa effettuare le necessarie riparazioni, occorre infatti che l’impalcato rimanga appoggiato a quota stradale, fino all’eliminazione del problema riscontrato. Si è dunque deciso, durante questo periodo, di privilegiare il traffico veicolare a quello navale, in attesa delle autorizzazioni del Genio civile regionale per far partire i lavori sul nuovo impalcato”.

Polemiche dalle opposizioni. I consiglieri comunali Mauro Gonnelli, Federica Poggio e William De Vecchis: “Sul Ponte Due Giugno siamo stati due anni ad ascoltare gli astrusi piani di Montino che prima voleva separare le acque del Tevere, poi trapanare il letto del fiume e momentaneamente convogliare le acque in altro modo. Poi ancora siamo passati all’altro assurdo piano: l’ampliamento di 30 centimetri dell’attuale carreggiata del ponte alla modica cifra di 1.5 milioni di euro. Inizio lavori fissato prima a ottobre 2015, poi a dicembre 2015, poi ancora a marzo 2016, per finire a giugno 2016. Manca una settimana a settembre e dopo un anno di annunci e promesse il ponte sta ancora così perché si sono accorti solo ora di non avere i nulla osta propedeutici. Insomma: sono stati capaci di appaltare dei lavori e annunciarli dimenticando il piccolo particolare delle autorizzazioni. Cosa da poco”.

Piccata la replica di Montino: “Vorrei ricordare che il Ponte Due Giugno ha 70 anni. Solo con questa Amministrazione ci si è posti il problema di sostituirlo con un nuovo ponte a norma, più largo di circa 1 metro e con un sistema di viabilità intorno completamente diverso da quello esistente, tutto questo in attesa di opere più importanti. Che i lavori fossero urgenti lo si sa già da 15 anni. Peccato che nessuno di coloro che oggi predica per dieci anni se n’è accorto”.

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