Economia Circolare: come costruire con bucce di banana

Alghe, foglie di cavolo, bucce di arancia e di banana e altri tipi di avanzi sono utili per sviluppare biomateriali da costruzione, con l’obiettivo di ridurre l’impatto sull’ambiente. Chi lo avrebbe mai detto che dai rifiuti organici si potesse ottenere un materiale super resistente per l’edilizia?
Del resto, l’idea che un edificio sia realizzato con scarti di frutta e verdura potrebbe lasciarti alquanto sorpreso. Dalla buccia delle banane ai resti di cipolla, passando per alghe e foglie di cavolo. Si parla di economia circolare.
Le materie prime utilizzate dagli scienziati sono state essiccate sotto vuoto e polverizzate. Dopo di che, è stata creata (con l’aggiunta di acqua e altri elementi come sale o zucchero) una miscela da pressare in stampi ad alta temperatura. Nel caos del riutilizzo delle foglie di cavolo cinese, per esempio, è stato ottenuto un materiale tre volte più robusto del cemento. Inoltre, i mattoni vegetali sono resistenti alla ruggine, ai funghi, alla muffa e agli attacchi degli insetti. Niente male per trattarsi di “prodotti di scarto”. Dobbiamo abituarci a considerarli sempre più una risorsa, e non un peso di cui sbarazzarci. Solo così possiamo sperare di avviarci verso un modello di economia circolare efficiente, dimostrando di avere maggiore rispetto per l’ambiente.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato ai pallet salva alberi)

 

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