Clara Vada Padovani ci svela i segreti dei dolci dell’Epifania: la Pinza Veneta

Clara Vada Padovani ci svela i segreti dei dolci dell’Epifania: la Pinza Veneta
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Clara Vada Padovani, autrice di molti libri di cultura materiale e narratrice gastronomica, racconta i dolci delle feste. La pinza dell’Epifania è un dolce povero, rustico, compatto, le cui origini risalirebbero al Medio Evo. È diverso dalla pinza goriziana di tradizione pasquale ed è diffuso soprattutto nel nord est dell’Italia, in Veneto e in Trentino Alto Adige. Viene realizzato con farina di mais e farina di grano saraceno, arricchita con fichi secchi, fettine di mela o pera, noci e nocciole tritate, scorza di agrumi a pezzetti, semi di finocchio ed è dolcificato con zucchero e miele; può essere aromatizzato con grappa. Un tempo la pinza in Veneto era sotto le ceneri, nel focolare di casa, coperta da foglie di cavolo: gli ingredienti dipendevano da ciò che di dolce forniva la campagna alle soglie dell’inverno. È tradizione mangiare la pinza la sera del “panevin”, alla vigilia dell’Epifania, intorno a un grande falò.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai cioccolatini)

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