Chips di pelle di salmone dell’Alaska

La pelle del salmone è pronta a prendersi una clamorosa rivincita. Dallo status di scarto, a cui è sempre stata relegata, sta per diventare lo snack del futuro, trasformandosi in una validissima alternativa alle classiche patatine fritte nel sacchetto. O almeno questa è la curiosa proposta di Goodfish, un nuovo brand a stelle e strisce. Le promesse della pelle di salmone fritta e imbustata, almeno sulla carta, sembrano allettanti. Ogni sacchetto di “chips” racchiude sette grammi di proteine e 800 mg di Omega 3, i preziosi acidi grassi contenuti nel pesce. Il tutto a fronte di zero carboidrati e di un apporto calorico che si aggira intorno alle 90 kcal a porzione. Non solo. Lo snack strizza l’occhio anche a tracciabilità e sostenibilità. Queste speciali chips sono prodotte con salmone selvaggio dell’Alaska, 100% tracciabile. La produzione, andando a recuperare di fatto un materiale di scarto come la pelle, si inserisce nell’ambito della lotta agli sprechi alimentari. I prodotti Goodfish, presentati recentemente negli Stati Uniti, ma con l’approdo in Europa già nel mirino, sono attualmente venduti al prezzo di 2,99 dollari a sacchetto. Quattro le versioni disponibili: Chili Lime, Spicy Bbq, aromatizzate al mirtillo rosso e, per i puristi del salmone, semplicemente con sale marino.

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