Che differenze ci sono tra mandarini e clementine?

Che differenze ci sono tra mandarini e clementine?
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Sapete che differenze ci sono tra i mandarini e le clementine?

Cominciamo col dire che sono entrambi agrumi, ma le loro storie e origini presentano sfumature uniche. 

Il mandarino, appartiene al genere Citrus, insieme al cedro e al pomelo, dovrebbero essere nati, secondo gli storici, oltre tremila anni fa in Asia. E’ stato coltivato per secoli e ha giocato un ruolo significativo nella cultura asiatica. E’ stato introdotto in Europa nel XIX secolo, portato dalla Cina dai viaggiatori e commercianti che rimasero affascinati dal suo sapore dolce e dalla facilità di sbucciarlo.

La clementina è una varietà di mandarino. La sua storia inizia nel giardino di un prete algerino di nome Clément Rodier, il quale incrociò il mandarino con l’arancia dolce. Nacque così la clementina, chiamata in onore del suo creatore.

Le differenze tra mandarini e clementine sono sottili, dei segreti da veri esperti

Partiamo dall’aspetto esteriore: i mandarini sono più schiacciati e appiattiti mentre le clementine sono più rotonde. Anche il colore della buccia, ma anche della polpa, è completamente diverso: solitamente più arancione chiaro, verso il giallo, nei mandarini mentre è molto più aranciato nelle clementine. La buccia nei mandarini è più sottile e liscia mentre nelle clementine è più spessa e robusta, e anche il profumo è diverso: l’aroma dei mandarini è molto pungente e profumato, infatti sono ingredienti ideali per la preparazione di liquori, sorbetti, marmellate, mentre la buccia della clementina è più spessa e rugosa, più facile da togliere e il profumo è decisamente più dolce.

Il mandarino ha spesso un sapore equilibrato tra dolce e acidulo, la clementina, invece, è conosciuta per la sua dolcezza esplosiva. E poi le clementine sono frutti apireni, cioè che presentano apirenìa, ovvero non hanno semi. una caratteristica che può essere dovuta sia a fattori esterni sia a fattori ereditari. Anche se può succedere, talvolta, che qualche semino sia comunque presente.

Entrambi i frutti sono apprezzati per il loro sapore delizioso e la versatilità in cucina. Possono essere consumati freschi, aggiunti alle insalate, trasformati in succhi o utilizzati per preparare dolci e marmellate. La loro acidità e dolcezza li rendono ingredienti ideali per una vasta gamma di piatti.

Immagine di copertina: Foto di Charles su Pexels

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