Carlo Spallino Centonze ci svela i segreti della candidatura UNESCO della Cucina Italiana

Carlo Spallino Centonze ci svela i segreti della candidatura UNESCO della Cucina Italiana
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E’ ufficiale già da qualche mese: la cucina italiana è stata candidata dal governo italiano quale patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Il governo ha deciso, su proposta dei ministri dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano, di candidare, per il 2023, la pratica della cucina italiana nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco. L’iter di valutazione dovrebbe concludersi per dicembre 2025.
Cosa si intende per cucina italiana in questa candidatura? E’ l’ insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali che, senza gerarchie, la identificano e la connotano. Questo mosaico di tradizioni riflette la diversità bioculturale del paese e si basa sul comune denominatore di concepire il momento della preparazione e del consumo del pasto come occasione di condivisione e di confronto.
Per scoprire tutti i segreti di questa candidatura oggi parliamo con Carlo Spallino Centonze, appassionato docente di storia della Gastronomia, abile cuoco ed esperto di buone maniere.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato all’Italian Sounding)

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