Booksharing, quando la lettura diventa ecologica

Nell’epoca della sharing economy e in un’ottica di economia circolare per fare del bene al pianeta, anche lettrici e lettori si stanno organizzando: grazie al booksharing leggere è diventato più ecologico, economico e coinvolgente. In Italia si chiama booksharing, ma in realtà nel resto del mondo è più conosciuto come book-swapping. La sostanza però non cambia: la pratica dello scambio libri è sempre più diffusa ed è davvero rivoluzionaria. Permette di mettere in circolazione i libri evitando che questi finiscano subito al macero. Un modo economico per leggere, dunque, e un’ottima modalità per fare del bene al pianeta. Il booksharing è una pratica che prevede lo scambio di libri usati, tendenzialmente tra privati, per ottenere libri a costo zero (o quasi) ed eliminare dalla libreria quelli che non interessano più, senza per questo buttarli via o donarli a chi non ha interesse. Il booksharing o bookswapping, quindi, è ideale per spendere meno nell’acquisto di libri, e allo stesso tempo diventa un’occasione per trattare bene la Terra, dal momento che si evita l’utilizzo di carta vergine per la produzione di nuovi libri. E poi spesso si trovano e recuperano titoli introvabili e ormai fuori produzione!

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato al silent retreat)

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