31.03.2023

Sapete che le origini dell’uovo di cioccolato sono da ricondurre al re Sole, Luigi XIV? Fu proprio lui che, all’inizio del Settecento fece realizzare un uovo di crema di cacao al suo chocolatier di corte. Però, l’usanza di regalare le uova a Pasqua si perde nel lontano Medioevo, in Germania. Qui tra la gente comune la consuetudine era distribuire uova bollite, avvolte in foglie e fiori in modo che si colorassero naturalmente. Tra i nobili e gli aristocratici invece si diffuse l’abitudine di fabbricarne alcune di argento, platino o oro, decorate. 

In realtà, l’uovo, fin dall’antichità ha ricoperto un valore simbolico enorme: per gli antichi Egizi l’uovo era l’origine di tutto e il fulcro dei quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco), e, per i Persiani che amavano regalarsi delle uova in Primavera, erano simbolo di nuova vita. Il cristianesimo affianca queste tradizioni e le reinterpreta alla luce delle Nuove Scritture: l’uovo diventa il simbolo che coglie il reale significato del miracolo della Resurrezione di Cristo. 

 La tradizione di regalare delle uova ben auguranti a Pasqua, alla fine XIX secolo nella Russia degli zar, ha trovato la sua massima espressione con l’orafo di corte Peter Carl Fabergé (1846-1920), incaricato dallo zar Alessandro III di preparare per la zarina delle meravigliose uova decorate (la collezione imperiale vanta 52 esemplari stupefacenti). 

E le uova di cioccolato? Sembra che già nel settecento i Piemontesi, maestri nell’arte di lavorare questo goloso ingrediente, siano stati i primi a lanciare moda delle uova Pasquali in cioccolato con la sorpresa all’interno, ma c’è chi sostiene che fu merito del pasticcerie olandese Van Hauten, che nel 1828 ideò uno stampo concavo per permettere la creazione di uova sottili, vuote all’interno in modo da potervi inserire una piccola sorpresa. 

Qualunque sia la nascita, le uova di cioccolato rimangono un bellissimo e golosissimo dono: le mie preferite sono al cioccolato fondente e le vostre?

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato alla toma piemontese)